sábado, 19 de marzo de 2011

Il fumetto nel XXI secolo

Le vignette di D’Alfonso e Cascioli

fumettista e illustratore

L'autore di fumetti può avere varie "specializzazioni": 
 può essere soggettista/sceneggiatore (colui che inventa le storie che verranno illustrate da altre persone); disegnatore (colui che le disegna) o "autore completo" (colui che scrive e illustra da solo le proprie storie). 
Quino, ad esempio è soggettista e disegnatore.
Pseudonimo dell'autore di fumetti e disegnatore argentino Joaquín Salvador Lavado(n. Mendoza 1932). Pubblicò le sue prime vignette nel 1954. Nel 1964 creò il personaggio di Mafalda, protagonista di una popolarissima striscia, bambina contestatrice e polemica che con domande e commenti irriverenti mette in crisi adulti e coetanei. Q. abbandonò il personaggio nel 1973 per dedicarsi esclusivamente alla creazione di tavole umoristiche e satiriche.

Vedere:
http://www.danielcuello.com/
http://www.treccani.it/enciclopedia/quino/

Storia del fumetto italiano

Il 27 dicembre 1908 (data in cui uscì il primo numero del Corriere dei Piccolisupplemento domenicale illustrato del Corriere della Sera) viene tradizionalmente considerata la data di nascita del fumetto italiano. Inizialmente sulle tavole dai colori vivaci non furono inseriti i balloon, ma strofette rimate e moraleggianti poste sotto le vignette. Questa forma rappresentativa rimase così per decenni.  Inoltre la cultura letteraria del tempo era ancora lontana dal concepire libri per l’infanzihttp://www.balnea.net/images/gallerie/2849_2.jpga finalizzati al puro intrattenimento. 
Vedere il testo in: http://comicsando.wordpress.com/storia-del-fumetto-italiano/

viernes, 18 de marzo de 2011

Cantico delle creature San Francesco d'Assisi

L' alfabeto italiano

Si può vedere anche http://www.grammaticaitaliana.net

Pubblicità Progresso

Pubblicità sociale

Se fossi una farfalla volerei da te

Pubblicità commerciale: Barilla

Carmina Burana

Carmina Burana



Oh Fortuna!
como la luna
cambiante,
siempre creciendo
y decreciendo;
detestable vida
primero oprimes
y luego alivias
a tu antojo;
pobreza
y poder
derrites como el hielo.

Destino monstruoso
y vacio,
tu rueda da vueltas,
perverso,
vano es el bienestar
y siempre se disuelve en nada,
sombrío
y velado
me mortificas a mi también;
ahora por el juego
traigo mi espalda desnuda
para tu villanía.

El Destino está contra mí
en la salud
y la virtud,
empujado
y lastrado,
siempre esclavizado.
A esta hora
sin demora
toca las cuerdas vibrantes;
puesto que el Destino
derrota al más fuerte,
llorad todos conmigo!

Canto Quinto Inferno

Canto primo Divina Commedia

jueves, 17 de marzo de 2011

Che cos’è la pubblicità

«La pubblicità è... l’arte di convincere i consumatori».


Per pubblicità si intende qualunque attività diretta a far conoscere l’esistenza di un bene o di un servizio, al fine di  incrementarne il consumo.


Leggere la tesina di Cecilia Moni: Analisi trasversale ai vari tipi di pubblicità relativamente al colore

Scrivere un riassunto di 250 parole spiegando:
1- La Storia della pubblicità.
2. Importanza del colore nel testo pubblicitario.

martes, 15 de marzo de 2011

Gel d' aloe

Dopo aver ottenuto il gel dalla pianta potete utilizzarlo così com'è e conservarlo in frigo per max 2 settimane. Se invece volete renderlo più denso e conservarlo più a lungo, cioè gelificato come quello che si compra in tubetto (anzi ancora meglio perchè completamente puro al 100%), allora dovete aggiungere un addensante e un conservante, ossia:
0,5% di xantana
1% di glicerina
conservante q.b.(io ho usato il Cosgard)
Quindi per 100 gr di gel ho messo 1 gr di glicerina, mezzo grammo di xantana e 16 gocce di Cosgard.
Se non avete la bilancia digitale potete usare il cucchiaino e mettere una punta di xantana e una punta di glicerina.
Se non avete questi ingredienti, non fa nulla, il gel potete utilizzarlo così com' è ottenuto dalla pianta, ha le stesse proprità solo che è meno denso.

Carlitadolce

il tutorial è un video regolativo

Tutorial: come fare il gel d'aloe
Confluiscono: la visione, l'audio, il testo scritto...
Spiegate come si fa!

domingo, 13 de marzo de 2011

Modulo di iscrizione: Biblioteca nazionale centrale di Roma

Metodologia della ricerca giuridica in Biblioteca
25- 26 gennaio 2011


Spaghetti


Riconoscere i verbi!

Tutte le ricette con gli Spaghetti 

Storia della pizza

La pizza ha origini antichissime; alcuni storici infatti suppongono che questo alimento era presente già nella cucina etrusca con forme e ingredienti ovviamente molto diversi da oggi. La pizza nasce però come un piatto povero che necessita per la sua alimentazione di alimenti semplici e facilmente reperibili:farina,olio,sale e lievito.
La vera pizza Nasce intorno al 1600 dall'innegabile ingegno culinario meridionale, bisognoso di rendere più appetibile e saporita la tradizionale schiacciata di pane; all'inizio si trattava di pasta per pane cotta in forni a legna, condita con aglio, strutto e sale grosso, oppure, nella versione più "ricca", con caciocavallo e basilico.
Della pizza più recente,quella che conosciamo noi dall'impasto soffice e gustoso se ne parla fra il 500 e il 600; la cosiddetta pizza alla" mastunicola" ossia pizza al basilico. Era preparata mettendo sul disco di pasta, dello strutto ,formaggio, foglie di basilico e pepe.
Più avanti nel tempo nasce quella ai "cecinielli", ossia con la minutaglia di pesci che, soprattutto, i pescatori avevano a disposizione.
L'arrivo sulle tavole della pizza moderna,avviene con la scoperta del pomodoro!

Che pizza! Con ingredienti semplici

Il lessico




Vedere:http://studiamoitaliano.blogspot.com/2008/06/la-frutta-e-la-verdura.html

Fare la pizza

I testi regolativi

I testi regolativi indicano le regole cui bisogna attenersi per svolgere correttamente una determinata attività.
Tali regole possono presentarsi sotto forma di ordini, disposizioni, regole, leggi, permessi, istruzioni.


VALORE

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto,
un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato,
due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale
ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua,
riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido,
chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordarsi di che.
Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord,
qual'è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo,
la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
Erri De Luca (da “Opera sull'acqua e altre poesie”, Einaudi, To, 2002)

Erri De Luca: Valore